Oggi a Venezia, presenti il ministro Urso e il Mimit, il Poligrafico e la Zecca dello Stato, Poste Italiane e Regione Veneto, si è celebrato il 550o anniversario dello statuto veneziano della proprietà intellettuale. Nell'occasione è stato presentato il francobollo celebrativo. Si sono poi succeduti interventi sull'importanza della proprietà intellettuale per abitare l'economia dell'innovazione e della conoscenza da parte di rappresentanti di Wipo, Epo, Mimit. Il sottoscritto ha evidenziato la visuale dell'università sul tema. Lo statuto recita «Abbiamo fra noi uomini di grande ingegno, atti ad inventare e scoprire dispositivi ingegnosi: ed è in vista della grandezza e della virtù della nostra città che cercheremo di far arrivare qui sempre più uomini di tale specie ogni giorno». Ca’ Foscari è tra le università leader in Europa per attrattività di ricercatori stranieri, primi per Marie curie in Italia e tra i leader in Europa. Mi pare che ci sia una continuità chiara con quanto scritto nel 1474. Attrarre tutto questo talento per noi significa accettare una responsabilità: far sì che il frutto dello studio e della ricerca non rimanga chiuso tra le mura di aule, uffici e laboratori. Deve uscire e contribuire alla risoluzione di problemi pressanti: il cambiamento climatico, la revisione del funzionamento di interi comparti della nostra economia. Brevettando, e soprattutto facilitando la cessione dei titoli di PI, le università fanno percorrere rapidamente agli spunti e al genio di questi talenti il percorso che separa ricerca di base dall’applicazione. Lo statuto veneziano incorpora logiche già contenute nel codice marciano, che recita: «Se uno dei cucinieri o dei cuochi inventa un piatto originale ed elaborato, a nessun altro è concesso utilizzare la ricetta [...] ciò affinché gli altri, dandosi da fare essi stessi, si segnalino per invenzioni di tal genere». Concedere un privilegio a un inventore, in altre parole, incentiverebbe altri a cimentarsi in analoghe attività di creazione del nuovo. La nostra attenzione alla proprietà intellettuale ha questo obiettivo: creare cultura in quel territorio popolato di imprese piccole e medie che hanno, in potenza, tutti gli strumenti per giocare la partita dell’economia dell’innovazione e della conoscenza ma che necessitano di colmare il gap ancora importante rispetto alla matura gestione della proprietà intellettuale. L’Italia, nonostante vada di moda darla per persa quando si parla di innovazione, cresce dal 2015 in termini di brevetti depositati a livello europeo. Il Veneto è una delle regioni che crescono di più. Con le nostre attività di formazione per le imprese, con l’immissione nei loro organigrammi di giovani preparati su questi temi, con le attività di assessment della PI delle pmi, con la cessione in licenza dei nostri brevetti, siamo e saremo un attore centrale. Il video della giornata: https://lnkd.in/d9XWfCB8 Università Ca' Foscari Venezia #pink #venezia550
Post di Vladi Finotto
Altri post rilevanti
-
A Venezia, presso l'Università Ca' Foscari, si è tenuto un evento per celebrare i 550 anni dalla promulgazione della prima legge europea sulla proprietà intellettuale. Il ministro Urso ha presenziato all'evento, durante il quale è stato presentato un annullo filatelico dedicato all'anniversario. Le celebrazioni sono iniziate il 13 marzo e commemorano la legge firmata il 19 marzo 1474 dal Senato della Repubblica di Venezia. Questo "Statuto dei brevetti" è stato il primo in Europa a trattare gli inventori e i loro prodotti, offrendo protezioni e strumenti di sostegno. La rettrice dell'Università Ca' Foscari ha sottolineato l'importanza dei brevetti per la creazione d'impresa attraverso la ricerca universitaria. Attualmente, l'università possiede 18 brevetti attivi che spaziano in vari settori, dall'ambito chimico e robotico a quello linguistico. Il sindaco di Venezia ha evidenziato il ruolo storico della città come centro di conoscenza e commercio, con oltre 2000 brevetti concessi durante l'epoca della Serenissima, incluso quello a Galileo Galilei per il telescopio. Ha sottolineato che la tutela della proprietà intellettuale è sinonimo di libertà di impresa. Il ministro Urso ha collegato l'evento al B7 di Confindustria e al G7 dell'Industria, Tecnologia e Digitale, di Verona e Trento. Ha ricordato l'importanza delle imprese nell'economia, citando la recente legislazione sul Made in Italy e l'istituzione della giornata nazionale del made in Italy, che si terrà il 15 aprile di ogni anno a partire dal 2024, in onore di Leonardo Da Vinci. #thinxintellectualpropertyprotection #proprietàintellettuale #brevetti #venezia #madeinitaly #industria #tecnologia #innovazione
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Licensing Executives Society International (LESI) Italia si unisce alle celebrazioni che commemorano il 550º anniversario dell’emanazione dello storico “Statuto Brevetti” da parte della Serenissima Repubblica di Venezia il 19 marzo 1474. Il 19 marzo 2024 compie 550 anni, infatti, la prima legge sul brevetto, un atto pionieristico che sancì un importante capitolo nella storia dell’innovazione e della tutela della proprietà intellettuale. L’Università Ca' Foscari Venezia propone una serie di incontri aperti alla cittadinanza, e in particolare a chi studia e lavora in Ricerca & Sviluppo, per porre la tutela e valorizzazione della proprietà industriale al centro del dibattito sui processi di innovazione e sviluppo economico. La rassegna è ideata dall’ufficio per il Trasferimento di conoscenza dell’Università Ca’ Foscari Venezia e vede la collaborazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’Archivio di Stato di Venezia. In qualità di rappresentanti di LES Italia, l’Ing. Rinaldo Plebani, Presidente di LES Italia, e l’Avv. e RA Mattia Dalla Costa, Vicepresidente di LES Italia e LES International e partner dello Studio CBA, contribuiranno attivamente alla conferenza, offrendo il loro punto di vista sul ruolo cruciale della tutela della proprietà industriale nell’innovazione e nello sviluppo economico. Leggi l'articolo completo >> https://lnkd.in/e5ak8Y_H #Legalcommuniytyit #celebrazione #proprietaintellettuale
LES Italia celebra i 550 Anni dello Statuto Brevetti della Serenissima Repubblica di Venezia - Legalcommunity
https://legalcommunity.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝓷𝓮𝔀𝓼: 𝓑𝓻𝓮𝓿𝓮𝓽𝓽𝓲, 𝓷𝓮𝓵 2023 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓸 𝓻𝓮𝓬𝓸𝓻𝓭 𝓹𝓮𝓻 𝓵’𝓘𝓽𝓪𝓵𝓲𝓪 5.053 domande di brevetto sono state depositate ,presso l'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO), da parte di aziende e gli inventori italiani. 𝐈𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐢ù 𝐚𝐥𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞. Altri dati che emergono dall'European Patent Office (EPO) Patent Index 2023, pubblicato oggi: - registrato un aumento del 3,8% sui 2022, superiore alla crescita Ue (+1,4%) - le domande di brevetto dall'Italia sono cresciute del +38%rispetto a 20 anni fa - del +15% rispetto a 5 anni fa. - non siamo tuttavia nei primi 10 posti in Europa - i 3 settori tecnologici che hanno totalizzato la maggior parte di domande di brevetto dall'Italia sono: l'handling (14,6%), i trasporti (+13,5%) e le tecnologie mediche (+8,2 per cento).
Brevetti, nel 2023 nuovo record per l’Italia: per la prima volta depositate più di 5.000 domande
finanza.lastampa.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝐏𝐚𝐭𝐞𝐧𝐭 𝐈𝐧𝐝𝐞𝐱 𝟐𝟎𝟐𝟑: 𝐥’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 Sul nostro Italy Intellectual Property Blog, il Senior Associate Maurizio Santoro commenta i dati emersi dal Patent Index 2023 recentemente pubblicato dall’European Patent Office (EPO). 📈 In particolare, l’Italia emerge come uno dei Paesi europei in cui il deposito brevettuale è cresciuto maggiormente (+ 3,8% rispetto all’anno precedente) e in cui si registra una delle più alte percentuali di adesione al sistema del brevetto europeo con effetto unitario. 💡I settori che hanno guidato il trend di crescita della brevettazione in Italia includono l’handling (che comprende anche le tecnologie di imballaggio), i trasporti (in cui l’innovazione ha verosimilmente riguardato in via principale le nuove tecnologie per il trasporto elettrico) e le tecnologie mediche. Leggi qui: https://lnkd.in/eNae9uKC #EPO #Brevetti #Innovazione #IP
L’EPO ha pubblicato il Patent Index 2023: l’Italia cresce ancora nella brevettazione ed è tra i primi Paesi nel deposito di brevetti europei con effetto unitario | Italy Intellectual Property Blog
https://www.ipinitalia.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Curioso di scoprire quali tecnologie rivoluzioneranno il nostro futuro? Potrei avere una soluzione. Ieri ho avuto l'opportunità di partecipare ad un workshop sulla protezione della proprietà intellettuale (con focus sui brevetti) organizzato da HIT - Hub Innovazione Trentino. Aldilà della tematica, particolarmente interessante dal punto di vista dell'innovazione e della competizione, ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la scoperta della LETTERATURA BREVETTUALE📚. Si tratta di tutti i brevetti e le domande di brevetto pubblicati e, come dimostrato da diversi studi, contiene una straordinaria quantità di informazioni tecniche non reperibili altrove! Una risorsa unica per studiare lo stato dell'arte degli avanzamenti tecnici nei campi più disparati e per dare uno sguardo al futuro, scoprendo le invenzioni e le tecnologie che potrebbero cambiare il nostro mondo. Il problema? I brevetti sono scritti in un linguaggio spesso complesso e il loro numero è talmente elevato da rendere difficile la ricerca. Se volete esplorare questo mondo, vi consiglio alcune risorse: - patents.google.com : un motore di ricerca per brevetti che consente di cercare, ad esempio, tutti i brevetti (e le richieste) attribuiti a una determinata azienda per vedere ciò a cui stanno lavorando; - espacenet.com : l'archivio digitale dell'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) con oltre 150 milioni di brevetti. Buona ricerca! 😉
Google Patents
patents.google.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Lanciato ufficialmente il 1° giugno 2023, il sistema brevettuale europeo con effetto unitario rappresenta un significativo sviluppo nel panorama della proprietà intellettuale in Europa, semplificando il processo di brevettazione e riducendo potenzialmente i costi. Per celebrare un anno dal suo lancio, Metroconsult in collaborazione con gli studenti del ESCP Business School ha realizzato una brochure che illustra i principali vantaggi e svantaggi del nuovo sistema. Un ringraziamento speciale va quindi a Jamie Oehler, Erik Albano-Müller, Martha Freter, Laura Jaksic, Agathe Gudmundsson-Communay e Bella Yue per la loro partecipazione e dedizione nella realizzazione di questo progetto. 🎓 Consulta la brochure disponibile al seguente link: https://lnkd.in/dtH8p6ZQ L'avvento del nuovo sistema europeo con effetto unitario consente ai titolari di #brevetti di scegliere tra i tradizionali brevetti europei, che richiedono la convalida nei singoli paesi, ed il #brevettounitario, offrendo una maggiore flessibilità operativa in base alle necessità di protezione e alle considerazioni strategiche. Per maggiori informazioni sul Brevetto Unitario e sul Tribunale Unificato dei Brevetti consulta anche il nostro articolo – "Il nuovo Brevetto Unitario – qualche risposta alle vostre domande - " – o contattaci a [email protected]. #PMI #innovazione
Celebrating the First Anniversary of the Unitary Patent System - Metroconsult
https://metroconsult.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
In IP Labs le associazioni datoriali partner hanno un ruolo fondamentale nel portare questa grande opportunità ai loro associati. Paolo Conta, Presidente di Confindustria Canavese vincitore della seconda edizione #IPLABS con la sua azienda, ci racconta la sua esperienza nel programma. ➡️ Sei un'impresa associata a Confindustria Canavese? Candidati ad Impact Prototypes Labs! Il programma di sistema che da quattro anni coinvolge alcuni dei maggiori player del territorio piemontese: Camera di commercio di Torino, UniCredit, API Torino - Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia, Confindustria Canavese, Unione Industriali Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Collegio Universitario di Torino Renato Einaudi, Fondazione Piemonte Innova, UniGens - Organizzazione di Volontariato, YES4TO, Torino Social Impact. 🔗 Candidati alla quarta edizione IP Labs! Cerchiamo imprese del territorio piemontese, motivate a fare un vero percorso di crescita accompagnato dalle nostre competenze e dall'ecosistema dei 13 partner #IPLABS. Scopri maggiori dettagli a questo link e candida la tua impresa: https://lnkd.in/d35jjbQu
Paolo Conta - IP Labs
https://www.youtube.com/
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La ricerca e lo sviluppo sono fondamentali per la crescita delle imprese, come sottolineato da questo post di Will Media. Ma c'è un elemento chiave che può amplificare questi sforzi: la collaborazione con l’ #università. MOSAICO - Ca' Foscari Innovation Network rappresenta un'opportunità straordinaria per le aziende che vogliono innovare. Connettendosi con ricercatori di talento e grazie alla ricchezza offerta dalle risorse accademiche, le #imprese possono non solo migliorare i propri processi interni, ma anche ottenere un significativo vantaggio competitivo. In un territorio dove le Piccole e Medie imprese rappresentano una grande fetta delle aziende, la collaborazione, l’open innovation e lo sviluppo di relazioni sono la chiave per la generazione di valore. 👉 Scopri come: https://lnkd.in/d3ApYdm2 #Innovazione #RicercaESviluppo #UniversitàIndustria #MOSAICO #CaFoscari #CrescitaEconomica
I brevetti sono il metodo più comune per tutelare la proprietà intellettuale, incentivando ricerca e sviluppo. Un brevetto è una garanzia legale che conferisce al titolare l'uso esclusivo di un'invenzione per un periodo limitato, solitamente fino a 20 anni. Questo incentivo spinge le aziende a investire in ricerca e sviluppo, con la prospettiva di profitti esclusivi. Fino al 2023, ottenere un brevetto in Europa significava affrontare una procedura unica per 39 Paesi, ma con 39 convalide separate. La riforma ha introdotto il "Brevetto europeo con effetto unitario" (EPUE), rilasciato dall'Ufficio europeo dei brevetti (EPO). Questo brevetto consente una protezione simultanea in 17 Paesi dell'UE. I settori più attivi nelle richieste di brevetti sono – non sorprendentemente – il digitale, le tecnologie mediche e l'informatica. Tra le aziende, Huawei, LG e Qualcomm sono le più prolifiche, con una significativa rappresentanza asiatica e statunitense. La cattiva notizia è che tra le prime venti aziende che hanno richiesto più brevetti non c’è nessuna italiana. Un segnale che potrebbe riflettere gli scarsi investimenti del nostro Paese in ricerca e sviluppo (R&D). Secondo i dati dell'OCSE, l'Italia investe circa l'1,4% del suo PIL in R&D, una percentuale inferiore alla media europea e ben al di sotto di paesi leader come la Germania (3%) e la Francia (circa il 2,2%). Questa disparità è significativa, poiché gli investimenti in R&D sono strettamente legati alla capacità di innovazione e competitività economica di un paese. Le sfide principali per l'Italia includono la necessità di aumentare i finanziamenti pubblici e privati in R&D, migliorare la collaborazione tra università e industria, e ridurre la burocrazia che ostacola l'innovazione. La scarsità di investimenti in R&D limita la capacità delle aziende italiane di competere a livello globale, come evidenziato dalla mancanza di aziende italiane tra le prime venti per richieste di brevetti. Di dimensioni delle imprese italiane, produttività e innovazione, parliamo in Senza pietà, la newsletter di Will che tratta l'attualità economica senza fronzoli a cura di Clara Morelli e Carlo Alberto Carnevale-Maffè #ricerca #ricercaesviluppo #imprese #aziende #italia #will #willmedia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Secondo i dati dell'OCSE, l'Italia investe circa l'1,4% del suo PIL in R&D, una percentuale inferiore alla media europea e ben al di sotto di paesi leader come la Germania (3%) e la Francia (circa il 2,2%). Questa disparità è significativa, poiché gli investimenti in R&D sono strettamente legati alla capacità di #innovazione e competitività economica di un paese. Le sfide principali per l'Italia includono la necessità di aumentare i finanziamenti pubblici e privati in R&D, migliorare la collaborazione tra università e industria, e ridurre la #burocrazia che ostacola l'innovazione. La scarsità di #investimenti in R&D limita la capacità delle aziende italiane di competere a livello globale, come evidenziato dalla mancanza di aziende italiane tra le prime venti per richieste di #brevetti.
I brevetti sono il metodo più comune per tutelare la proprietà intellettuale, incentivando ricerca e sviluppo. Un brevetto è una garanzia legale che conferisce al titolare l'uso esclusivo di un'invenzione per un periodo limitato, solitamente fino a 20 anni. Questo incentivo spinge le aziende a investire in ricerca e sviluppo, con la prospettiva di profitti esclusivi. Fino al 2023, ottenere un brevetto in Europa significava affrontare una procedura unica per 39 Paesi, ma con 39 convalide separate. La riforma ha introdotto il "Brevetto europeo con effetto unitario" (EPUE), rilasciato dall'Ufficio europeo dei brevetti (EPO). Questo brevetto consente una protezione simultanea in 17 Paesi dell'UE. I settori più attivi nelle richieste di brevetti sono – non sorprendentemente – il digitale, le tecnologie mediche e l'informatica. Tra le aziende, Huawei, LG e Qualcomm sono le più prolifiche, con una significativa rappresentanza asiatica e statunitense. La cattiva notizia è che tra le prime venti aziende che hanno richiesto più brevetti non c’è nessuna italiana. Un segnale che potrebbe riflettere gli scarsi investimenti del nostro Paese in ricerca e sviluppo (R&D). Secondo i dati dell'OCSE, l'Italia investe circa l'1,4% del suo PIL in R&D, una percentuale inferiore alla media europea e ben al di sotto di paesi leader come la Germania (3%) e la Francia (circa il 2,2%). Questa disparità è significativa, poiché gli investimenti in R&D sono strettamente legati alla capacità di innovazione e competitività economica di un paese. Le sfide principali per l'Italia includono la necessità di aumentare i finanziamenti pubblici e privati in R&D, migliorare la collaborazione tra università e industria, e ridurre la burocrazia che ostacola l'innovazione. La scarsità di investimenti in R&D limita la capacità delle aziende italiane di competere a livello globale, come evidenziato dalla mancanza di aziende italiane tra le prime venti per richieste di brevetti. Di dimensioni delle imprese italiane, produttività e innovazione, parliamo in Senza pietà, la newsletter di Will che tratta l'attualità economica senza fronzoli a cura di Clara Morelli e Carlo Alberto Carnevale-Maffè #ricerca #ricercaesviluppo #imprese #aziende #italia #will #willmedia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Investimenti seri in questi due campi sia dal privato che dal pubblico, servono urgentemente.
I brevetti sono il metodo più comune per tutelare la proprietà intellettuale, incentivando ricerca e sviluppo. Un brevetto è una garanzia legale che conferisce al titolare l'uso esclusivo di un'invenzione per un periodo limitato, solitamente fino a 20 anni. Questo incentivo spinge le aziende a investire in ricerca e sviluppo, con la prospettiva di profitti esclusivi. Fino al 2023, ottenere un brevetto in Europa significava affrontare una procedura unica per 39 Paesi, ma con 39 convalide separate. La riforma ha introdotto il "Brevetto europeo con effetto unitario" (EPUE), rilasciato dall'Ufficio europeo dei brevetti (EPO). Questo brevetto consente una protezione simultanea in 17 Paesi dell'UE. I settori più attivi nelle richieste di brevetti sono – non sorprendentemente – il digitale, le tecnologie mediche e l'informatica. Tra le aziende, Huawei, LG e Qualcomm sono le più prolifiche, con una significativa rappresentanza asiatica e statunitense. La cattiva notizia è che tra le prime venti aziende che hanno richiesto più brevetti non c’è nessuna italiana. Un segnale che potrebbe riflettere gli scarsi investimenti del nostro Paese in ricerca e sviluppo (R&D). Secondo i dati dell'OCSE, l'Italia investe circa l'1,4% del suo PIL in R&D, una percentuale inferiore alla media europea e ben al di sotto di paesi leader come la Germania (3%) e la Francia (circa il 2,2%). Questa disparità è significativa, poiché gli investimenti in R&D sono strettamente legati alla capacità di innovazione e competitività economica di un paese. Le sfide principali per l'Italia includono la necessità di aumentare i finanziamenti pubblici e privati in R&D, migliorare la collaborazione tra università e industria, e ridurre la burocrazia che ostacola l'innovazione. La scarsità di investimenti in R&D limita la capacità delle aziende italiane di competere a livello globale, come evidenziato dalla mancanza di aziende italiane tra le prime venti per richieste di brevetti. Di dimensioni delle imprese italiane, produttività e innovazione, parliamo in Senza pietà, la newsletter di Will che tratta l'attualità economica senza fronzoli a cura di Clara Morelli e Carlo Alberto Carnevale-Maffè #ricerca #ricercaesviluppo #imprese #aziende #italia #will #willmedia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi