Petizioni e campagne di supporto

Da Wikimedia Italia.
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L'Associazione Wikimedia Italia sostiene queste petizioni e campagne

L'elenco è in ordine cronologico inverso di adesione.

Il diritto universale di installare qualsiasi software su qualsiasi dispositivo

Wikimedia Italia sostiene il diritto universale di installare qualsiasi software su qualsiasi dispositivo.

Nella lettera aperta si chiede che:

  • gli utenti abbiano il diritto di scegliere liberamente il sistema operativo e i programmi da eseguire sui loro dispositivi;
  • gli utenti abbiano il diritto di scegliere liberamente tra i fornitori di servizi per la connessione dei loro dispositivi;
  • i dispositivi siano interoperabili e compatibili con gli Standard Aperti;
  • il codice sorgente di driver, strumenti e interfacce venga pubblicato con una licenza libera.



Software pubblico libero

Denaro pubblico, software pubblico
Software libero

Wikimedia Italia ritiene che dal denaro pubblico debbano derivare solo opere pubbliche. Ogni software commissionato o finanziato con denaro pubblico deve essere software libero.

Sosteniamo varie iniziative:

Approfondimenti: w:it:Software libero#Impiego nella pubblica amministrazione


Free Knowledge Advocacy Group EU

Wikimedia Italia fa parte del Free Knowledge Advocacy Group EU, una rete di volontari e capitoli Wikimedia europei che promuovono il libero accesso ed il riuso della conoscenza umana anche verso l'Unione europea. Nella dichiarazione d'intenti del gruppo si chiede che in tutta Europa siano introdotti:

  • il pubblico dominio per le opere pubbliche;
  • la libertà di panorama;
  • l'uso libero delle opere orfane.



Amministrazione aperta

Obiettivi ONU 2030 per uno sviluppo sostenibile

Wikimedia Italia sostiene i dati aperti (open data).

Dal 2016 Wikimedia Italia fa parte dell'open government forum in seno all'open government partnership d'Italia (OGP), come da agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, obiettivo 16.

Dal 2020 inoltre Wikimedia Italia aderisce a Repubblica Digitale.

Nel 2020 Wikimedia Italia ha sottoscritto la lettera aperta dati bene comune.



La libera scuola

Italian Linux Society, Wikimedia Italia e altri credono che la scuola è buona se è libera, cioè se usa software libero. In caso contrario, la scuola diviene strumento di interessi privati di pochi monopolisti e gli studenti non possono studiare ciò che è più utile e interessante per loro.




Organizzazione Mondiale della Ricchezza Intellettuale

Wikimedia Italia sostiene la dichiarazione Verso una "Organizzazione Mondiale della Ricchezza Intellettuale": Supportando la Dichiarazione di Ginevra della Free Software Foundation Europe, critica dell'organizzazione internazionale WIPO.

Abbiamo bisogno di una World Intellectual Wealth Organisation (Organizzazione Mondiale della Ricchezza Intellettuale), dedicata alla ricerca e alla promozione di modalità nuove e creative per incoraggiare la produzione e la disseminazione della conoscenza. Una garanzia di monopoli limitati o di un controllo limitato su certi tipi di conoscenza potrà esser parte degli strumenti di questa nuova organizzazione, ma non il solo e neanche il più importante.

Di conseguenza aderiamo a iniziative conformi a questo scopo, come:



Sorveglianza di massa

Wikimedia Italia sostiene i Princìpi internazionali in materia di applicazione dei diritti umani alla sorveglianza delle comunicazioni (10 luglio 2013).

Il documento, sottoscritto da centinaia di organizzazioni e decine di giuristi, si apre con questa premessa:

La privacy è un diritto umano fondamentale ed è indispensabile per il mantenimento di società democratiche. È essenziale per la dignità umana e rafforza altri diritti, come la libertà di espressione e di informazione e la libertà di associazione.



Riforma del diritto d'autore

Vedi Consultazione europea sul diritto d'autore.

A livello di Unione europea, agiamo all'interno di una collaborazione con tutte le associazioni Wikimedia europee, con dei rappresentanti a Bruxelles che perseguono la nostra dichiarazione d'intenti comune.



Beni culturali aperti

Sul sito beniculturaliaperti.it sono stati sviluppati, su iniziativa di OKFn Italia e altri, alcune proposte di emendamenti al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, al fine di aumentare le possibilità di utilizzo e diffusione dei beni culturali italiani.

Visto che si tratta di principi da sempre sostenuti da Wikimedia, e sia Wikimedia Italia sia i progetti Wikimedia si sono ripetutamente scontrati con i limiti imposti dal Codice, l'associazione ha aderito nel dicembre 2013.

Vedi http://www.beniculturaliaperti.it/il-testo-degli-emendamenti per il testo completo.

Wikimedia Italia inoltre aderisce al MODA (Manifesto Open Data Archeologici).



Manifesto del dominio pubblico

Il più comune simbolo del pubblico dominio, la C sbarrata

Wikimedia Italia sostiene il Public Domain Manifesto, o manifesto del dominio pubblico, promosso dall'associazione COMMUNIA e di cui siamo una delle prime 50 organizzazioni sottoscrittrici. Il manifesto ribadisce l'importanza del patrimonio comune costituito dalle opere nel pubblico dominio; il suo primo articolo afferma che il dominio pubblico è la regola, il diritto d'autore/copyright è l'eccezione. Tale eccezione deve servire a incremento del patrimonio culturale dell'umanità e decadere appena finisce di servire tale scopo.



Liberalizzazione nel campo del Software per Personal Computer

Con questa petizione si chiede che ci sia trasparenza nella vendita del software preinstallato nei computer, consentendo un effettivo confronto tra più offerte e l'apertura del mercato ad altri sistemi operativi (ad esempio GNU/Linux);

Liberasoftware



Scienza aperta e accesso aperto

Open Access logo PLoS transparent.svg
Il movimento per la scienza aperta e l'accesso aperto incoraggia la diffusione della conoscenza tramite l'accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche, grazie ad internet.

Con il concorso degli autori (scienziati e studiosi) ed istituzioni (centri di ricerca, università, agenzie governative etc.) è possibile garantire che il sapere scientifico sia reso accessibile e condivisibile.

In particolare Wikimedia Italia appoggia le seguenti dichiarazioni, che illustrano adeguatamente la nostra posizione :

Partecipiamo inoltre alle seguenti iniziative concrete:

  • I4OC (Iniziativa per le citazioni aperte), perché tutti i metadati degli editori scientifici siano dati aperti
  • Dissemin, per l'archiviazione della ricerca in accesso aperto)




Open Archives Initiative

Wikimedia Italia sostiene l'Open Archives Initiative, nota anche con l'acronimo OAI, un progetto nato per rendere facilmente fruibili gli archivi che contengono documenti prodotti in ambito accademico e mira a promuoverne la produzione in ambito scientifico/universitario. Segnaliamo in particolare il sito italiano e il Wiki Open Access Italia.

Agiamo anche concretamente in tal senso all'interno di progetti come Dissemin e Zenodo.



Libro verde sul diritto d'autore nella società della conoscenza

In occasione del Libro verde su «Il diritto d'autore nell'economia della conoscenza», Wikimedia Italia ha illustrato la propria posizione in materia, portandola di fronte alla commissione europea.



Archivio iniziative

Alcune iniziative, pur essendo tuttora condivisibili, non sono più attivamente seguite dai loro promotori iniziali o sono relative a un contesto che è mutato nel frattempo.

Petition for guaranteed public access to publicly-funded research results

Questa petizione, ricollegandosi alla dichiarazione di Berlino, chiede alla Commissione Europea che i risultati delle ricerche finanziate con soldi pubblici siano pubblicate e liberamente accessibili;



Non pago di leggere

Non pago di leggere

Non pago di leggere – campagna europea contro il prestito a pagamento in biblioteca
Con questa campagna si vuole affermare l'utilità delle biblioteche per la promozione della lettura, a vantaggio degli stessi autori ed editori, che non le devono considerare concorrenti da tassare.



No Copyright su formazione, insegnamento e cultura senza fini di lucro

Questa petizione chiede che la Scuola sia esentata dal copyright nell'ambito dell'attività educativa, formativa e didattica in situazioni di non profit, nonché l'esenzione dal copyright delle categorie degli insegnanti e dei produttori di cultura (incluse associazioni e community) senza fini di lucro;



Lettera di diffida al Ministro Francesco Profumo (dicembre 2012)

Con questa lettera di diffida al Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo si chiede che vengano riviste le domande relative alle "competenze digitali" inserite nella prova preselettiva per il concorso docenti tenutasi a dicembre 2012 (il cosidetto "concorsone" per l'ottenimento dell'abilitazione a insegnare). Abbiamo voluto evidenziare diversi problemi: infatti alcune domande si riferivano specificatamente a software proprietari o a sistemi operativi non liberi, inoltre abbiamo riscontrato diversi errori sia nella formulazione delle domande che nelle risposte proposte.



Frontiere digitali

Frontiere Digitali

Wikimedia Italia aderisce al network "Frontiere Digitali" di cui condivide gli scopi esposti nel manifesto delle libertà digitali.
Collaboriamo al blog della rete: visitalo.
Leggi tutte le iniziative comuni di Frontiere Digitali che abbiamo sostenuto.



Lettera aperta al Presidente della Commissione per la revisione della legge sul diritto d'autore

Una lettera aperta con cui si segnalano molti punti critici dell'attuale legislazione sul diritto d'autore e non solo, fra cui alcuni che toccano direttamente Wikipedia – come l'uso legittimo (fair use) e il diritto o libertà di panorama (panorama freedom) –, con molte proposte concrete.



Reclaim the Rule of the Shorter Term

Reclaim the Rule of the Shorter Term (Rivendica la norma del tempo inferiore): petizione in cui si chiede a) di applicare la "norma del tempo inferiore", secondo cui se i diritti su un'opera scadono nel paese d'origine sono scaduti in tutto il mondo (ad esempio, per il PD-Italia, le opere che sono di pubblico dominio in Italia devono esserlo in tutto il mondo); b) di far decadere automaticamente i diritti che non vengano esplicitamente rinnovati con una tassa simbolica che dimostri che il detentore dei diritti vi è ancora interessato.