Data di aggiornamento
Da oggi le Amministrazioni italiane hanno un nuovo strumento per rendere aperti i dati di cui sono titolari: FormezPA ha pubblicato una nuova versione della Italian Open Data Licence, la IODL 2.0.
La nuova licenza, che si affianca alla IODL 1.0 (pubblicata nel mese di aprile 2011), è disponibile on line a questo indirizzo.
La IODL 2.0 prevede che l’utente possa liberamente:
1) consultare, estrarre, scaricare, copiare, pubblicare, distribuire e trasmettere le informazioni;
2) creare un lavoro derivato, per esempio attraverso la combinazione con altre informazioni (c.d. mashup), includendole in un prodotto o sviluppando un’applicazione informatica che le utilizzi come base dati.
In cambio, all'utente è chiesto solo di indicare la fonte delle informazioni e il nome del soggetto che fornisce il dato, includendo, se possibile, un link alla licenza.
Rispetto alla IODL 1.0, la Italian Open Data Licence 2.0 non prevede l’obbligo dell’utente di pubblicare e condividere gli eventuali lavori derivati (ad esempio, applicazioni) con la stessa licenza o con altra licenza aperta, ritenuta compatibile.
La pubblicazione della IODL 2.0 arriva dopo una discussione pubblica e aperta a tutti, svoltasi on line nel gruppo dedicato su InnovatoriPA dove dipendenti pubblici, avvocati, rappresentanti della comunità Open Data si sono confrontati e hanno concordato sulla necessità di elaborare una nuova licenza che avesse le seguenti caratteristiche:
- maggiore semplicità (sia per le Amministrazioni che per gli utenti);
- minori oneri per gli utenti (ai quali viene solo chiesto di citare la fonte del dato);
- stimolo al riutilizzo da parte di soggetti privati.
Con la nuova licenza, infatti, si è inteso eliminare tutte le clausole che potessero ostacolare il riutilizzo dei dati pubblici, anche per finalità commerciali.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il gruppo dedicato alla IODL su InnovatoriPA