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    La Tempesta Dischi (LTD-098LP/16)

    Inumani è il titolo dell'album di Tre allegri ragazzi morti uscito venerdì 11 marzo 2016 per La Tempesta Dischi distribuito fisicamente da Master Music e digitalmente da Believe. Undici nuove canzoni vanno ad arricchire l’immaginario fantastico del trio mascherato che da più di vent’anni accompagna le nostre esistenze.

    Registrato nella loro mitica Pordenone, Inumani è il terzo episodio della trilogia iniziata nel 2010 con Primitivi del futuro e proseguita nel 2012 con Nel giardino dei fantasmi. Alla produzione c’è ancora una volta il fidato Paolo Baldini.

    Inumani ha in sé tutti gli aspetti dell’eclettica attitudine musicale dei tre, dal rock al reggae passando per il folk di un’etnia immaginaria che ha caratterizzato il sound del gruppo negli ultimi anni. Ascoltando il disco si potranno inoltre individuare alcune sorprendenti visioni funk e soul, nonché una vera e propria cumbia.

    Inumani racconta luoghi, battaglie e personaggi. Spesso narrato al femminile, Inumani ha a che fare con i nostri sogni, con le nostre ambizioni, con le nostre ferite esorcizzate dalla forza della musica. Alternando inni e ballate, Inumani si lega a doppio filo al mondo dei fumetti: il titolo stesso è un omaggio all’epica americana dei supereroi nell’invenzione più visionaria del grande Jack Kirby. Fresco e pieno di suggestioni Inumani gode della partecipazione di amici incontrati in questi ultimi anni di vita.

    Di più: www.latempesta.org/ltd_098.php

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1.
Prima erano in cinque a scrivere canzoni che cantavano tutti Adesso tutti quanti scrivono canzoni che qualcuno canterà La sai la novità? Che siamo tutti uguali e tutti un po’ diversi Tutti in fondo persi dentro al telefono Metti in moto adesso il genio che c’è in te Che cos’hai da perdere? Ridi forte questo è il tuo quartiere Non sarai mica tu a fare la figura dello stronzo? Non è come dici conosco le radici del mio divertimento So da dove vengo e quanti soldi spendo e quanti ne perderò È che non basta mai Metti in moto adesso il genio che c’è in te Che cos’hai da perdere? Apri le braccia è il tempo giusto per provare A fare come gli uccelli e andarsene lontano E poi si aprono e poi si chiudono A modo mio Prima erano in cinque a scrivere canzoni che cantavano tutti Adesso tutti quanti scrivono canzoni che canterai
2.
In questa grande città che tutto il mondo conosce Qualcuno diventa ricco, qualcuno resta uguale In questa grande città che tutto il mondo conosce Qualcuno vuol farsi vedere, qualcuno si nasconde E la chiamano così Capital ben vestida In questa grande città che tutto il mondo conosce Qualcuno cerca l’amore, qualcuno si fa male In questa grande città che tutto il mondo conosce Di giorno si lavora, di notte ci si consola E la chiamano così Capital ben vestida In questa grande città che tutto il mondo conosce Qualcuno diventa ricco, qualcuno si fa male In questa grande città che tutto il mondo conosce Qualcuno diventa ricco, qualcuno non capisce Su Corso Buenos Aires di una ragazza m’innamorai Su Corso Buenos Aires di una ragazza m’innamorai Aveva la pelle nera e gli occhi di una sfinge Su Corso Buenos Aires di una morena m’innamorai E la chiamano così Capital ben vestida La circonvallazione interna La circonvallazione esterna
3.
Quanti giorni tutti uguali Sono stato io che li ho spesi male Sdraiato sulla schiena dicevo Faccio gli esercizi per la bara Parlavo troppo svelto Pensavo troppo svelto Credevo di sapere molte cose E invece niente Avrei dovuto congelarmi Farmi spedire nello spazio interstellare Sacrificarmi per non vedere il nostro oceano che diventa un mare Parlavo troppo svelto Pensavo troppo svelto Credevo di sapere molte cose E invece niente E da lì, da quel punto lontano Se avessi potuto ti avrei salutato con la mano, baby Bye bye baby E da lì, da quel punto lontano Se avessi voluto ti avrei salutato con la mano, baby Bye bye baby Ma io sono un altro E questa è l’unica cosa Di cui tenere conto
4.
Ruggero 04:44
Ruggero corre nel prato È spensierato Saltando percorre gli orti I suoi amici morti E poi si guarda le mani Tutto è cambiato Quanti anni son passati Che gli vien da ridere Ruggero corre da ore Non è mai stanco Già il sole insegue la luna E la sfortuna, la sua sfortuna E poi si guarda le mani È ancora forte Del mondo immaginato Che cosa resterà? E poi si guarda le mani Ora è tutto chiaro Che il tempo si è spostato E Ruggero correrà E poi si guarda le mani Ora è tutto chiaro Nel mondo immaginato Qualcosa resterà Ruggero corre nel prato È spensierato Saltando percorre gli orti I suoi amici morti
5.
Quante scarpe comprerai? Quante ne hai già consumate? Il rosso non serve soltanto a dipingere il sole Parli coi cani e trovi sempre le giuste parole Sono la più forte che c’è Il giallo non serve soltanto a dipingere il sole Parli coi cani e trovi sempre le giuste parole Sono la più forte che c’è Quante storie ascolterai? Quali denti mostrerai? Quante volte piangerai? Quanti sogni guiderai?
6.
È questa la mia fortuna Che sono nato qua Ad un passo dalla luna E prenderla quando mi va Ma adesso che sono lontano E gli oceani non vedo più Sai quanto mi consola Pensare a quel punto di blu
7.
Mi sono rotta un braccio tenendoti la mano Il cuore è accordato ma la testa non va Sarà questa musica che viene da fuori Se ti metti seduto ti racconto di me Non so resistere agli applausi di notte Non so pesare un chilo di dolore Mi eccito con l’eccitante Mi deludo con il deludente Mi disseto con il dissetante Ma m’importa solo l’importante Sai che non trovo mai le chiavi di casa Se non ho la testa tua sulle spalle mie Non so disegnare i tramonti dell’estate che è appena finita Non so promettere false partenze se tu non arrivi Non riesco a dividere una vita in quattro stagioni Se mi presti attenzione mi mangerai viva Mi affascina l’affascinante M’incateno con l’incatenante Mi deludo con il deludente Mi diverto se sei divertente Il patrono è tornato due ore in città La banda ha tolto i tamburi Entra nel frigo ti parlo di me Entra nel frigo Mi sono rotta un braccio tenendoti la mano Il cuore è accordato ma la testa non va Mi eccito con l’eccitante M’intriga tutto l’intrigante Mi disarmo con il disarmante Ma m’importa solo l’importante Mi affascina l’affascinante Mi scateno con lo scatenante Poi mi calmo solo col calmante Ma m’importa solo l’importante C’era una volta ed era bella
8.
Addio addio addio Addio amore mio Non ho mai visto gambe così belle In tutta la mia vita Addio addio addio Addio amore mio Non ho mai visto denti così belli In tutta la mia vita Sarai sarai sarai Sarai per sempre mia Non ho mai visto piedi così belli In tutta la mia vita I miei occhi brillano I miei occhi brillano Le mie ossa suonano I miei occhi brillano D’accordo, d’accordo, hai fatto un accordo con me Ma non sono d’accordo con te È vero che le canzoni sono fatte di parole Ma la logica sta tutta dentro la musica È la sagoma del mio corpo che accende la tua fiducia Qualcosa che risponde al tuo cervello più profondo Non sono certo i soldi, non è quello che faccio E tanto meno quello che ti ho raccontato in questi pochi mesi Addio addio addio Addio amore mio Non ho mai visto gambe così belle In tutta la mia vita I tuoi occhi brillano I tuoi occhi brillano Le tue vene esplodono I tuoi occhi brillano E se stai male conosco un solo metodo Morditi la lingua e stringiti più forte Conosco un solo metodo Slacciati le scarpe Ed entra più profondo E corri che più forte io non posso fare Addio addio addio Addio amore mio Non ho mai visto piedi così belli In tutta la mia vita Addio addio addio Addio amore mio Non ho mai visto denti così belli In tutta la mia vita Sarai sarai sarai Sarai per sempre mia Non ho mai visto gambe così belle In tutta la mia vita I tuoi occhi brillano I tuoi occhi brillano Le tue vene esplodono I tuoi occhi brillano E se stai male conosco un solo metodo Morditi la lingua e stringiti più forte Conosco un solo metodo Slacciati le scarpe Ed entra più profondo E ridi che più forte io non posso fare Addio addio addio Addio amore mio
9.
Libera 04:03
Adesso sono libera E se lo sono libero anche te Dai tuoi combattimenti Dal tuo impegno per realizzarti Vedi notti piccolissime grandi mattine C’è un incendio in cielo e sulle colline Vedi gli alberi le rondini hanno ragione Per questo li stiamo a guardare E dal settimo piano mi chiedo Come il pavimento possa reggere il peso Delle promesse che ci facciamo Qui qui dal settimo piano E adesso sono libera E se lo sono libero anche te Da quello che ci siamo fatti Dal riflesso dei miei occhi nei tuoi occhi Qui è tutto chiaro anche se La luce esce solo dalle case Non sarà certo un addio A farci disperare E adesso mi perdono per la distanza e la paura Per la mia clinica dell’abbandono Adesso ti perdono per i momenti indimenticabili Per avermi raggiunto superando anche il muro del suono E adesso sono libera E se lo sono libero anche te Vedi notti piccolissime grandi mattine C’è un incendio in cielo e sulle colline Vedi gli alberi le rondini hanno ragione E da loro vorrei imparare E dal settimo piano mi chiedo Come il pavimento possa reggere il peso Delle promesse che ci facciamo Qui qui dal settimo piano E adesso ti perdono per la distanza e la paura Per la mia clinica dell’abbandono Adesso mi perdono per i giorni indimenticabili Per avermi raggiunto dove prima ero da solo E adesso sono libera E se lo sono libero anche te
10.
L'attacco 03:40
Una città che brucia Che brucia come il sole E gli occhi miei faticano a guardare Una città che brucia Cresciuta in fondo al lago Ho fatto questo sogno si ripete I miei occhi che si abituano alla luce Dettagli, suoni ed alberi Un suono come api Di questo sogno io non ne ho parlato mai Per quanto morta sia la nostra civiltà Avremo ancora cose da difendere Una città che brucia Cresciuta in fondo al lago Di nuovo questo sogno si ripete Addormentarsi e immaginare di sparire Chiudo gli occhi e sono un astro nuovo Dettagli, suoni ed alberi Un suono come api Di questo sogno io non ne ho parlato mai È un attacco Un disperato attacco Devi fermarlo adesso O non lo fermerai La puoi chiamare gaia fantascienza Quest’avventura che si è fatta cupa Sei vivo solo dentro la foresta E sembra un gioco dentro la tua testa È un attacco Un disperato attacco Devi fermarlo adesso O non lo fermerai
11.
Disponibile 04:16
Io sono disponibile Bella come mi ricordi Sei tu che devi decidere Io sono disponibile Bella come mi ricordi Come la notte mi sogni Se fosse verosimile Ma graffiasse e lasciasse i segni Sei tu che devi decidere Vorrei leggere i tuoi messaggi Vedere come mi assaggi E regalarti i miei abbracci Farei cornici senza gli sfondi Disegni molto rotondi Dai colori profondi Dai sono disponibile Se aspetti troppo e non decidi Forse mi perderai Io sono disponibile Bella come mi ricordi Sei tu che devi decidere Tu ancora disponibile Bella come mi ricordo Adesso devo decidere Farei disegni molto rotondi Con colori profondi Dipingerei i nostri mondi Io sono disponibile Bella come mi ricordi Sei tu che devi decidere Vorrei, sicuramente non posso Almeno per adesso Io non voglio decidere

credits

released March 11, 2016

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Tre allegri ragazzi morti Pordenone, Italy

Tre allegri ragazzi morti nascono a Pordenone nel 1994 sotto la guida del fumettista Davide Toffolo. La band è formata anche dal batterista Luca Masseroni e dal bassista Enrico Molteni.

Nel 2000 i tre fondano La Tempesta, collettivo di artisti che negli anni a seguire darà luce a buona parte della miglior musica indipendente italiana.

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