Bertolt Brecht (1898-1956) è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, considerato uno dei più importanti innovatori del teatro del XX secolo. Creatore del teatro epico, Brecht ha rivoluzionato la scena teatrale con l’obiettivo di trasformare il pubblico da spettatore passivo a osservatore critico, capace di analizzare e mettere in discussione i problemi sociali e politici rappresentati sul palco. Le sue opere sono caratterizzate dal Verfremdungseffekt (effetto di straniamento), una tecnica che rompe l’illusione teatrale per distaccare emotivamente il pubblico e spingerlo a riflettere. Tra le sue opere più celebri ci sono “L’opera da tre soldi”, “Madre Coraggio e i suoi figli” e “Vita di Galileo”, in cui affronta temi come la corruzione, la guerra e la responsabilità morale. Brecht ha utilizzato il teatro come strumento educativo e politico, combinando testi provocatori con musiche composte spesso da Kurt Weill creando spettacoli che sfidano le convenzioni e invitano all’azione. La sua eredità vive ancora oggi, influenzando generazioni di artisti e offrendo una prospettiva critica e innovativa sul ruolo del teatro nella società. Il teatro (non in forma di stand-up comedy) può essere critica sociale ancora oggi per te?
Post di Stabile di Roma - Reputazione Comunicazione Strategia
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Dopo la morte del drammaturgo #Molière (1673), la sua compagnia di attori si unì a una compagnia che recitava al Théâtre du Marais, la compagnia risultante venne conosciuta come Théâtre Guénégaud. Nel 1680 fu fondata la compagnia che è sopravvissuta come #ComédieFrançaise quando la compagnia Guénégaud si fuse con quella dell’Hôtel de Bourgogne, per diventare l’unica compagnia professionale francese che allora suonava a Parigi. L’organizzazione della Comédie-Française si basa sull’originale Confrérie de la Passion, un’#associazione di borghesi parigini fondata nel 1402 con lo scopo di presentare opere religiose. In questo tipo di organizzazione, prevalente fino ad oggi, ogni membro detiene una quota dei profitti all’interno di un’unità strutturata democraticamente che consente la condivisione di doveri e responsabilità. L’iscrizione viene concessa sulla base del merito. Nel corso della sua lunga storia, la Comédie-Française ha esercitato un’influenza duratura sullo sviluppo del #teatro, delle #arti e delle #lettere francesi. Interessante il ruolo dei membri fissi della compagnia teatrale denominati “pensionnaire” della Comédie-Française che sono assunti per meno di un anno. Dopo un anno di presenza, diventano membri per decisione del comitato di amministrazione e con decreto del Ministero della Cultura. La #continuità del valore umano del teatro è essenziale come spiega Éric Ruf, amministratore generale della Comédie-Française, sul sito ufficiale dell’istituzione: Gli anziani coltivano la trasmissione. I giovani ci interrogano, portano molto con il loro approccio multidisciplinare. Può essere divertente e anche utile ascoltare la #storia come il racconto di vecchi e saggi nonni che ci spiegano perché certi fenomeni attuali della società, che tanto stupiscono e sembrano nuovi, spesso altro non sono che comportamenti e scelte che si ripetono. La memoria storica è un dono delle civiltà che ci hanno preceduto per indurci a pensare e a capire cosa accadde e come venne risolto. Le soluzioni date dall’esperienza non sempre erano le migliori? Le riflessioni storiche servono proprio a questo: capire i fenomeni e i fatti. Interessante l’esperienza francese dell’importanza strategica e storica della partecipazione dei #ministeri della cultura ai fenomeni associativi e corporativi degli artisti.
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LA MIA IDEA DI TEATRO si basa su due grandi filoni tradizionali: • Quello della Commedia dell'Arte, ripresa e valorizzata in tempi recenti dal compianto premio Nobel, attore e regista Dario FO. • Quello del Teatro Sociale ed Educativo del grande regista Giorgio STREHLER. Data la situazione economicamente difficile del Teatro in Italia, ritengo che oggi, più ancora di ieri, sia indispensabile ripensare al Teatro (sia quello di parola, che quello più costoso del Musical) in termini di maggiore attenzione al contenuto, rispetto alla "confezione" del prodotto teatrale. La società attuale, attraversa un periodo di "medioevo" culturale, rispetto agli anni '70 e '80' del secolo scorso; molte cause hanno portato l'uomo odierno a non dedicare più molto tempo alla propria crescita culturale (se non quella legata operativamente al suo lavoro) e questo ha indotto una superficialità e un disinteresse generalizzato per la cultura e per il Teatro in particolare. Nella società odierna, nella quale le persone sembrano quasi intimorite dall'affrontare qualsiasi argomento che le faccia pensare e riflettere, l'unico Teatro possibile, sembra solo quello in cui il cervello sia "letargico" e la risata (cercata a tutti i costi, quasi fosse un santo Graal del Teatro odierno) sia obbligatoria ogni pochi minuti. Ritengo che oggi, più che mai, per tentare di ricostruire una società che non veda nel telefonino l'unico modo per comunicare e nel quale si è relegato lo spettacolo teatrale (nella sola accezione di Teatro comico e "leggero") in un ruolo subordinato alla televisione e al cinema, sarebbe necessario proporre, insieme al Teatro di puro intrattenimento, un Teatro impegnato, in grado di formare una nuova società civile più consapevole e meno uniformata di quella attuale. In questo contesto, la mia visione è quella di produrre spettacoli che coniughino in modo sinergico la qualità dell'allestimento, la piacevolezza della proposta con un contenuto che lasci al pubblico uno spazio di riflessione costruttiva all'uscita dal Teatro, su quello che siamo e che possiamo fare con la nostra unicità di esseri umani. Infine, per me che vengo dalla fondamentale esperienza del Teatro Amatoriale, vi è grande attenzione ai costi realizzativi, con l'uso di materiali "poveri" e riciclabili, soprattutto economici, per la realizzazione degli spettacoli. Si sa che il Teatro è un "viaggio condiviso" che inizia all'abbassarsi delle luci in sala, una sorta di "complicità" col pubblico, al quale bisogna stimolare la FANTASIA, evocando SUGGESTIONI e facendo immaginare anche quello che non c'è sul palco. Da qui la possibilità di realizzare spettacoli di grande impatto sociale ed emotivo, senza necessariamente investire cifre da capogiro. Ma questa è la grande forza del Teatro!
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𝗨𝗻 “𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼” 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗴𝗴𝗶, 𝟭𝟵 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 Il 19 settembre 1941 nasceva a Milano 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹𝗮 𝗖𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗠𝗲𝗹𝗮𝘁𝗼, attrice per quarant'anni protagonista assoluta del cinema e del teatro italiano e internazionale. Ne parliamo nell'episodio del podcast 𝗙𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 a lei dedicato. Link sul sito, in bio e nei commenti
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Riflessione impopolare sul Teatro Negli ultimi tempi si sta diffondendo un'informazione errata: che per fare teatro bisogna saper cantare e ballare. È importante chiarire che il teatro è molto di più! Il teatro è narrazione, espressione, emozione. È la capacità di raccontare storie, di trasmettere sentimenti e di portare il pubblico in mondi diversi solo attraverso la propria interpretazione. Sì, in alcune forme teatrali si canta e si balla, come nel musical. Ma non è una regola universale. Ogni attore trova il suo modo unico di esprimersi sul palco, che può essere attraverso il dialogo, i movimenti del corpo, la mimica facciale, e tanto altro ancora. Ricordiamoci che il cuore del teatro è la recitazione. Non limitiamo la nostra concezione di questa splendida arte.
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Megalopoli: l'opera immaginaria di Francis Ford Coppola: Megalopoli: il lavoro fantasioso di Francis Ford Coppola esplora uno dei più grandi sogni del mondo del cinema. In questo impressionante progetto, approfondiamo la visione e l'arte cinematografica di Coppola.
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COMUNICAZIONI E IMMAGINI DI UN MONDO INTORNO A ME
Consulente HR per il cambiamento e per la trasformazione dei conflitti | Dialoghi Intergenerazionali | Integrazione e Sviluppo Team | Passaggi Generazionali | Rubrica "Donne Pioniere"
Il fascino austero e magnetico e il coraggio di interpretare Oriana al cinema e in teatro, Le permetterà di incontrarLa in altri cieli? Rip #MariaRosariaOmaggio🌹 🥀 Salutami la amata e odiata, pur sempre lungimirante #OrianaFallaci 🎩 #MirellaGranelli e i Suoi #GranelliDiSale #AndrzejWajda #Cinema #LechWalesa
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L'ATTORE IN SCENA #SEMINARIO con Alberto giusta #UltimiPosti Un #attore fra i più eclettici e attivi della scena nazionale, con un’attenzione profonda verso la formazione degli allievi attori, affronterà la posizione dell’attore in scena. Emotiva, di presenza e di senso. Dice: “Amo lavorare sulla concretezza in scena, sulla relazione e sull’ascolto. Mio grande pallino è l’attenzione in scena, intesa come consapevolezza di sé, dell’ambiente intorno e degli altri. Per allenare l’attenzione ho sviluppato una versione personalissima del Coro Neutro. Lavoro anche spesso sul monologo di Amleto #Essereononessere facendolo fare sia agli uomini che alle donne. Mi piace una recitazione semplice e non enfatica. In generale lavoro sulle scene sia classiche che contemporanee. Credo molto che un attore debba essere autonomo: per questo lo faccio lavorare sull’essere autore di se stesso mediante la creazione in improvvisazione di un suo momento teatrale, in cui è attore, regista, costumista, scenografo, disegnatore luci, fonico“. 27 e 28 aprile - h 10.00/19.00 https://lnkd.in/eWCnP8iD
L'attore in scena - Teatri Possibili
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Inventare uno spettacolo teatrale con il Teatro Immagine
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La nuova visione di Transizione teatrale.
La Transizione Teatrale secondo Salvatore Ladiana
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Il cinema come rilevante forma rappresentativa del diritto e della società in un recente libro di Francesco Gambino di Lorenzo Giustozzi
Il cinema come rilevante forma rappresentativa del diritto e della società in un recente libro di Francesco Gambino - Rassegna di diritto della moda e delle arti
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