𝑩𝒊𝒐𝒈𝒂𝒔 𝒆 𝒃𝒊𝒐𝒎𝒆𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒂 𝒓𝒊𝒇𝒊𝒖𝒕𝒊 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒄𝒊 𝐑𝐄𝟐𝐬𝐨𝐮𝐫𝐜𝐞𝐬 gestisce 𝐬𝐞𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨, per produrre energia, carburante, fertilizzante e ammendante compostato misto. Questi impianti, distribuiti sul territorio italiano, trattano 𝟐𝟐𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐭𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐎𝐑𝐒𝐔 per produrre 𝟐𝟓 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝟑 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐠𝐚𝐬 all’anno e rappresentano buona parte della produzione nazionale. Il Presidente, alessandro massone ci illustra come vengono gestiti gli impianti e qual è il rapporto con le comunità in cui sono inseriti: https://bit.ly/4idWK0m
Post di Biomethane RNG Channel
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𝟔𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐭𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞/𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐛𝐢𝐨𝐠𝐚𝐬 𝐞 𝐛𝐢𝐨𝐦𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨 Grazie al trattamento di 𝟔𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐭𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞/𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐢, l'impianto di Agripower (CR) - dell'utility A2A - è in grado di produrre oltre 𝟗 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝟑 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐠𝐚𝐬 e circa 𝟓,𝟓 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝟑 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐦𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨 all'anno. I rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e quelli delle realtà industriali, nonchè i liquami delle vicine aziende agricole conferiti tramite apposite tubazioni interrate (senza quindi l'impiego di mezzi gommati), vengono raccolti nei digestori per la produzione di biogas che viene destinato parallelamente sia alla sezione di cogenerazione che all’impianto di upgrading. L'𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐚 prodotta viene in parte autoconsumata e in parte ceduta, mentre l’𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐜𝐚 è totalmente utilizzata in impianto per i vari servizi. Il 𝐝𝐢𝐠𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 viene recuperato in agricoltura come ammendante naturale, mentre il biometano prodotto si sostituisce al metano fossile nella rete di distribuzione. Massimo Metelli, responsabile dell'impianto, ci spiega il progetto in questo video: https://bit.ly/3YPe3x4
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𝟲𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝘁𝗼𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗽𝘂𝗹𝗶𝘁𝗮 L'impianto Agripower di A2A ha recentemente beneficiato di un importante intervento di revamping con l’installazione di BIOCH4NGE®, la soluzione a membrane di AB che trasforma il biogas in biometano. Ogni anno, 𝟲𝟬.𝟬𝟬𝟬 𝘁𝗼𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝗰𝗶 - provenienti dalla raccolta differenziata urbana, da realtà industriali e dai liquami agricoli - vengono trasformate in 𝟵 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺³ 𝗱𝗶 𝗯𝗶𝗼𝗴𝗮𝘀. Questo biogas alimenta sia la sezione di upgrading, producendo 𝟱,𝟱 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺³ 𝗱𝗶 𝗯𝗶𝗼𝗺𝗲𝘁𝗮𝗻𝗼 per l'immissione in rete, sia quella di cogenerazione, che genera energia elettrica per autoconsumo e rete e calore per i servizi interni. Il prodotto di risulta, ovvero il digestato, viene infine utilizzato come fertilizzante naturale in agricoltura. Un esempio concreto di economia circolare a servizio del territorio! Scopri di più nel video realizzato da Biomethane RNG Channel -> https://lnkd.in/dQj7d5Ky #ABetterWay #biometano #biogas #cogenerazione #bioenergia
𝟔𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐭𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞/𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐛𝐢𝐨𝐠𝐚𝐬 𝐞 𝐛𝐢𝐨𝐦𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨 Grazie al trattamento di 𝟔𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐭𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞/𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐢, l'impianto di Agripower (CR) - dell'utility A2A - è in grado di produrre oltre 𝟗 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝟑 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐠𝐚𝐬 e circa 𝟓,𝟓 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝟑 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐨𝐦𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨 all'anno. I rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e quelli delle realtà industriali, nonchè i liquami delle vicine aziende agricole conferiti tramite apposite tubazioni interrate (senza quindi l'impiego di mezzi gommati), vengono raccolti nei digestori per la produzione di biogas che viene destinato parallelamente sia alla sezione di cogenerazione che all’impianto di upgrading. L'𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐚 prodotta viene in parte autoconsumata e in parte ceduta, mentre l’𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐜𝐚 è totalmente utilizzata in impianto per i vari servizi. Il 𝐝𝐢𝐠𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 viene recuperato in agricoltura come ammendante naturale, mentre il biometano prodotto si sostituisce al metano fossile nella rete di distribuzione. Massimo Metelli, responsabile dell'impianto, ci spiega il progetto in questo video: https://bit.ly/3YPe3x4
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L'impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili che utilizza la frazione organica dei rifiuti solidi urbani non ha natura di impianto di trattamento di rifiuti. E tali principi possono applicarsi anche all' impianto di produzione di energia da biomassa e biogas alimentato con...
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modificazione e riutilizzo di un vecchio impianto di trattamento per trasformarlo e ottimizzarlo alla produzione di biogas.
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Ma cosa significa BIOGAS? Questo gas naturale si forma attraverso un processo di fermentazione anaerobica, in cui biomasse di varia origine vengono trasformate in un mix di metano, anidride carbonica e tracce di altre sostanze. La composizione del biogas varia in base alla materia prima utilizzata, ma il metano rimane il componente principale, ed è proprio questa caratteristica che lo rende ideale per la produzione di energia. In questo video realizzato in collaborazione con il Gruppo AB - Energy Sustainability, approfondiremo il processo di upgrading: sapete di cosa si tratta? Guarda il video completo!
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BIOMETANO, A CHE PUNTO SIAMO: PRODUZIONE, INCENTIVI, CERTIFICATI D’ORIGINE Lo stato dell'arte del settore, da cui emerge anche che alcuni produttori attratti da tariffe particolarmente vantaggiose e demotivati dalle nostrane difficoltà burocratiche, esportano il loro prodotto all’estero, in particolare verso la Germania. Articolo di Monica Dall'Olio #watergas #gasagenda #acquagenda #bfwe #innovazione #sostenibilità #hese #idrogeno #accadueo #water #acqua #servicestation #fuelsmobility #alternativefuels #gnl #lng #conferenzagnl #metano #ch4 #ch4expo #mirumir #gpl #CCS #depurazione #servizioidrico #rigassificatore #biometano #transizioneenergetica #biocarburanti #CO2 #geotermia #economiacircolare #biognl #biogas #PNRR https://lnkd.in/dt2tFkdS
Biometano, a che punto siamo: produzione, incentivi, certificati d’origine
watergas.it
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🔍 Ti sembra che i filtri del tuo impianto a biogas si esauriscano troppo velocemente? Hai bisogno di sostituirli già dopo un paio di mesi? 💡 Necatec ha la soluzione che fa al caso tuo! ⚙️ Nel fermentatore del vostro impianto a biogas si ottengono migliori rendimenti del gas se l’assetto biologico è stabile e affidabile. Per ottenere questo obiettivo in modo sicuro e durevole, è possibile utilizzare gli oligoelementi, in modo da ottenere un rendimento ottimale. 🌱 NECA|bacX® MethaMax e NECA|bacX® MethaMax pro sono microelementi e microorganismi sviluppati in laboratorio in forma liquida che aumentano il rendimento del metano negli impianti a biogas. In questo modo, una qualità del gas più alta permette un ricambio più sporadico del carbone attivo o dell'idrossido all'interno dei filtri, il che fa risparmiare sui costi d'esercizio. 🤝 Affidati a degli esperti! Scopri di più sul nostro sito: https://www.necatec.it/it
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BIOMETANO, ULTIME CHIAMATE Con il #DecretoBiometano (DM del 15 settembre 2022), in coerenza con il #PNRR, lo Stato sostiene la produzione di #biometano immesso nella rete del gas naturale e generato da: • nuovi impianti alimentati da matrici agricole e rifiuti organici; • impianti esistenti per la produzione di elettricità da biogas agricolo oggetto di riconversione. L’obiettivo è fronteggiare l’aumento del costo delle materie prime incrementando i volumi prodotti in chiave di #sostenibilità e #circolarità dei processi. Complessivamente, 1 miliardo e 730,4 milioni di euro stanziati per 1) convertire o rendere più efficienti gli impianti a biogas agricoli esistenti affinché producano biometano per la climatizzazione industriale e residenziale, e 2) costruire nuovi impianti. Possono beneficiare del decreto biometano tutti gli impianti: • per cui gli interventi di riconversione o nuova costruzione non sono iniziati prima della pubblicazione della graduatoria ai sensi dell’art. 5 c.2, • che saranno conclusi ed entrati in attività entro il 30 giugno 2026. Non possono beneficiare del decreto, invece: • le imprese in difficoltà (ex art. 20 della Comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01); • soggetti per cui ricorre una delle cause di esclusione previste dall’art. 80 del decreto legislativo n. 50 del 2016 («Codice dei Contratti Pubblici»); • chi già beneficia del regime previsto dal decreto ministeriale 2 marzo 2018. Chi rispetterà i #requisiti riceverà un incentivo composto da una componente in c/capitale a supporto dei costi di #investimento e da un’altra componente su base periodica a sostegno della #produzione effettiva per 15 anni. Gli incentivi sono concessi in virtù di #garepubbliche, mettendo a disposizione periodicamente contingenti predefiniti di capacità produttiva (per un totale di 257.000 Smc/h). Nel 2024 il contingente da assegnare è pari a 95.000 Smc/h, la data delle gara non è ancora stata decisa. Gli impianti che avranno meritato gli incentivi dovranno entrare in attività: · entro 18 mesi, quelli agricoli che producono biometano; · entro 24 mesi quelli alimentati da rifiuti organici. Il successivo D. Lgs. 104/2023 c.d. #DecretoAsset (art. 18 bis) da soluzione al tema degli effetti inflattivi congiunturali ed a quello dell'incertezza del procedimento amministrativo: "(...) i valori della tariffa incentivante (...) sono aggiornati da parte del GSE su base mensile, facendo riferimento all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, per tenere conto dell’inflazione media cumulata. (...) gli impianti a fonti rinnovabili che hanno già ottenuto una valutazione di impatto ambientale positiva non potranno essere bloccati da una nuova dichiarazione di notevole interesse pubblico". Il prossimo bando verrà pubblicato il 3 giugno (portale GSE) e si chiuderà il 2 agosto. #projectfinance #renewables #circularity #corporateadvisory #equityinvestors
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Mentre in Europa si discute l’abbandono dei combustibili fossili nei trasporti, l’Italia va in direzione opposta e sostiene i biocarburanti. Ma solo quelli prodotti da Eni. I biocarburanti, come il biodiesel, sono ottenuti da materie organiche rinnovabili (piante, alghe e rifiuti) e miscelati ai fossili per ridurne l’impronta carbonica. Nella Ue il biodiesel vale 31 miliardi l’anno e la sua produzione impiega 3.700 persone in 18 Paesi membri. Ma molti governi segnalano che il boom dell’export di olio di cucina esausto – tecnicamente un rifiuto – da Malesia e Cina, quasi decuplicato dal 2021 al 2023, è ben superiore a quanto raccolto a livello nazionale, con il rischio di alimentare frodi di etichettatura e di alterare il mercato con biodiesel fraudolento a basso costo. Si teme che l’olio di palma, soggetto a restrizioni Ue per il suo impatto sulla deforestazione, sia spacciato per il più costoso e meno inquinante olio da cucina esausto per produrre biocarburanti.
Biocarburanti, la grande torta che Eni vuole tutta solo per sé
ilfattoquotidiano.it
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🔻 Gruppi Cogenerazione Gas ◾ Il biogas è un gas naturale prodotto dalla fermentazione anaerobica di materia organica di diversa origine: reflui animali, biomasse vegetali, scarti di industrie agro-alimentari. La fermentazione avviene all’interno di digestori in ambiente umido e in mancanza di ossigeno. ◾ Dal materiale organico fermentato viene prodotto un gas costituito da metano in percentuali tra 50-70% e da anidride carbonica per il 30-50% che viene convogliato in un motore a gas: il cogeneratore. ◾ L’energia elettrica così generata viene in parte ceduta alla rete elettrica di distribuzione e in parte utilizzata per l’alimentazione dell’impianto di digestione anaerobica. ⬇ Clicca qui sotto per scoprire tutti i vantaggi: 🌐 https://lnkd.in/da3NJkgB 👉 Vuoi maggiori informazioni riguardo questo prodotto? Contattaci: ✉ [email protected] 📞 +39 0364.341090
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